Ingredienti: giuggiole appassite - mele cotogne - scorza di limone - succo di limone - uva bianca
Più che una ricetta e' una voglia di andare in brodo di giuggiole, appunto; un frutto che, credo, esista ancora nei pressi del Mantovano o del lago di Garda o giu' di li'. Il sapore me l'hanno raccontato e cosi' pure la ricetta antica ed anche la strana spiegazione sul modo di dire che, pare, provenga dalla proprieta' sedativa di questo frutto, della dimensione di una grossa oliva, color rossastro marrone che matura verso fine estate.
La ricetta approssimativa è fatta con gli ingredienti descritti sopra.
- Mettere in pentola le giuggiole tagliate in due, le mele cotogne sbucciate e tagliate a pezzetti, i chicchi d'uva tagliati in due e privati dei semi, il succo e la scorza di limone tagliata a filettini, aggiungendo acqua fino a coprire; credo debba essere aggiunto anche dello zucchero, poco;
- si fa' bollire per un po', in modo da ottenere un liquido della stessa densita' di uno sciroppo;
- si imbottiglia, si tappa ermeticamente e si lascia al fresco ed al buio per un mese.
Quando si ha voglia di un po' di dolcezza o si vuole andare un po' in brodo di giuggiole, magari verso sera, se ne puo' gustare un poco, ma senza abusarne...